Queen

Chiedi chi erano i Queen

Credo che ognuno di noi ricordi il suo personale incontro con la musica. Per quanto mi riguarda, fin da quando ero ragazzo non avrei saputo vivere senza la compagnia delle note.
Da subito ho cominciato ad amare tanti artisti e gruppi, appassionandomi a un genere piuttosto che a un altro. Per la verità, ho avuto la grande fortuna di avere due fratelli più grandi che mi hanno aperto le porte della vasta varietà della scena musicale degli anni ’50, ’60 e ’70. E per questo credo di non averli mai ringraziati abbastanza.
Ma i Queen sono una mia scoperta, fin da quando ho compiuto 13 anni. La canzone che ha fatto scattare la scintilla tra me e il gruppo inglese fu Somebody to love, un inno all’amore e una fusione di pop, rock e gospel. Dopo di allora, fu passione totale. Tutta colpa di Freddie Mercury, probabilmente la vocepiù dotata di sempre. Ricordo che portava ancora i capelli lunghi, visivamente non aveva il look del Live Aid dove – nella performance dal vivo più incredibile in tutta la storia del rock – i Queen furono consacrati come un’icona dell’immaginario globale e per sempre. Seguirli attraverso gli album pubblicati dopo, e andare a riscoprire quelli precedenti, è stata un’avventura: sono stati rock, sono stati glam, erano pop, erano sinfonici, diventarono perfino “dance”, ma mai banali. Quando ascoltando una canzone si può affermare “questi sono i Queen”, vuol dire che il sound che hanno saputo creare è diventato un must.
Erano sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, che fosse adeguato alla domanda di senso e di bellezza che li animava e che è emersa ancora di più durante la malattia di Freddie. Fortunatamente il grandissimo successo del film Bohemian Rhapsody ha riportato in questi anni il gruppo non solo in cima alle classifiche di tutto il mondo, ma ha anche costretto le nuove generazioni a chiedersi chi fossero i Queen, portando sotto i riflettori della storia della musica la genesi che anima tutti i grandi (e non solo i grandi): il desiderio di semplici ragazzi che, “solo” attraverso la musica, hanno voluto lasciare la loro impronta nel mondo.

di Vito Sinopoli

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